Approfondimenti

Approfondimenti sull’edilizia sostenibile

Edilizia sostenibile

Oggi il mio blog Letterariamente SEO ospita un articolo di Francesco Airoldi, ingegnere molto preparato che, accogliendo gentilmente una mia richiesta di collaborazione, sintetizza in un modo davvero essenziale, comprensibile ai più, le linee guida del concetto di “edificio passivo”, istanza concreta della necessità di coniugare la pratica del costruire con il rispetto dell’ambiente che ci circonda.

Approfondimenti Edilizia Sostenibile

L’edilizia sostenibile come unica via per costruire senza danneggiare l’equilibrio ambientale.


 

Lascio, quindi, la parola al suo splendido pezzo…

Stefano Airoldi

“Green Life: l’edilizia sostenibile”

Parlare di edifici a basso impatto ambientale e di case passive rappresenta sicuramente il tentativo di mettere in pratica quei principi di edilizia sostenibile, tanto reclamizzati al giorno d’oggi.

Il susseguirsi di catastrofi climatiche, soprattutto negli ultimi anni, ha fatto sì che l’uomo potesse finalmente prendere coscienza dello sfrenato abuso di risorse inquinanti, a discapito del rispetto dell’ambiente. Nei primi anni ’90, più precisamente nel 1992, è stato indetto il primo consiglio mondiale per una riflessione istituzionale sulle tematiche ambientali, il summit di Rio; obiettivo: ridurre le emissioni inquinanti di gas serra in ambiente. Anni dopo, con il protocollo di Kyoto, è stata segnata un’altra tappa fondamentale della presa di coscienza del problema ambientale. Con questo trattato veniva sancito l’obbligo di ridurre le emissioni di gas serra del 6-8% entro il 2012.

Purtroppo, oggi ci rendiamo conto del mancato rispetto di questa scadenza, prorogata al 2020 (conferenza di Copenhagen), sperando che almeno stavolta le attese non vengano disilluse.

Il contributo dell’edilizia alla causa ambientale

Un passo fondamentale per la difesa dell’ambiente è stato compiuto, negli ultimi anni, anche dal mondo dell’edilizia. È nato un nuovo modo di intendere l’edilizia, basato sul rispetto del circostante e sulla consapevolezza che non è più possibile utilizzare le risorse a proprio piacimento, ma bisogna farne un uso moderato, cercando di sfruttare le energie rinnovabili, per definizione inesauribili.

Bioedilizia (Edilizia sostenibile): un approfondimento

L’edilizia sostenibile si basa sulla triplice corrispondenza fra UOMO, EDIFICIO e AMBIENTE.


 

Con edifici passivi si intendono edifici molto performanti dal punto di vista energetico e rispettosi dell’ambiente, poiché minimizzano le emissioni di gas inquinanti e utilizzano fonti alternative per l’impiantistica non nocive. Essi sono concepiti per sfruttare al massimo le risorse rinnovabili sia in maniera attiva, ossia con gli impianti, sia in maniera passiva, ossia con accorgimenti di carattere architettonico – distributivo.

Per concepire una passivhaus bisogna prendere in considerazione tre momenti fondamentali. Il primo coincide con scelte d’impostazione architettonica. Un esempio immediato può essere la valutazione di posizionare locali zona-giorno nel lato Sud, quello maggiormente investito dalla radiazione luminosa. Sarà opportuno posizionare le maggiori superfici vetrate in questo lato al fine di ottimizzare gli apporti gratuiti solari in inverno, stando attenti a schermare la radiazione nel periodo estivo, senza però limitare la luminosità degli ambienti, in quanto il benessere termico non deve sopprimere gli altri parametri fondamentali: la luminosità appunto, la qualità dell’aria, il benessere acustico, eccetera.

Il secondo momento concerne lo sviluppo dell’aspetto tecnologico. La scelta dei materiali è essenziale; in genere si privilegia l’utilizzo di strutture in legno, di isolanti naturali e di materiali riciclabili. Altrettanto importante sarà capire le problematiche connesse alla loro messa in opera e la costituzione dei vari sub-sistemi tecnologici. La risoluzione dei dettagli esecutivi, in fase di progettazione, permette di capire le criticità che sussistono in alcuni punti dell’edificio. Questa attenzione preliminare servirà, poi, a evitare errori in cantiere. Un esempio importante è la risoluzione dei ponti termici (zone in cui si crea un disperdimento energetico) in fase di progetto, che, se ben eseguita, evita il ripercuotersi di effetti negativi in futuro, quali il formarsi di eccessiva condensa, quindi l’insorgere di muffe.

Il terzo momento fondamentale è il progetto degli impianti, in particolare quello di riscaldamento. Ciò che caratterizza un edificio a basso impatto ambientale è l’utilizzo di fonti rinnovabili al fine di evitare eccessive emissioni inquinanti. Spesso si privilegia l’utilizzo di sistemi alternativi come pompe di calore, impianti geotermici o teleriscaldamento (produzione di energia tramite biomassa). Questi sistemi possono essere integrati con pannelli solari termici per produrre acqua calda. Più in generale, si cerca di coprire il fabbisogno di energia elettrica con l’utilizzo di pannelli fotovoltaici posti in copertura. In alcuni edifici si produce addirittura più energia di quella necessaria per coprire l’intero fabbisogno. Questo è proprio il caso degli edifici passivi di cui stiamo discutendo (definiti anche Energy Plus).

L’isolante svolge sicuramente un ruolo essenziale in questi edifici, in genere gli spessori arrivano anche a 20-25 cm in parete. Ma solamente l’attenzione nella fase di progettazione e la cura nel risolvere i punti critici permettono di raggiungere lo scopo: costruire un edificio che si integra nell’ambiente in cui viene collocato, senza danneggiarlo.

Questa è la mission dell’edilizia sostenibile, assolvendo alla quale essa può, nel suo piccolo, dare un contributo positivo allo sviluppo del Pianeta.

Edilizia sostenibile | Un approfondimento

Un esempio di edilizia sostenibile, la strada per un domani migliore.


 

Francesco Airoldi
francescoairoldi1988@gmail.com

You Might Also Like

No Comments

Leave a Reply