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Approfondimenti di Filosofia: il Rasoio di Occam

Rasoio di Occam

Rasoio di Occam e Complessi Mentali

Approfondimenti di Filosofia Spicciola

Nella vita quotidiana non ci sono certezze. Né mai ci saranno. E non perché il mondo è irrazionale, caotico o indifferente. Ma perché il concetto stesso di certezza è bandito dall’orizzonte umano. Prendiamo la verità: contrariamente alle nostre aspettative, essa possiede un valore relativo, condizionato dalle contingenze spazio-temporali. Una legge scientifica, ad esempio, è vera fino a che non interviene un’altra spiegazione della realtà, in grado di chiarire meglio determinati fenomeni. Una nostra convinzione sociale, come la fiducia in una determinata visione del mondo, cultura o costume è valida nella misura in cui regge alla prova dei fatti, ma potrebbe benissimo darsi il caso che un domani, cambiando la realtà, cambino anche i nostri convincimenti.

Il nocciolo della questione è che la conoscenza dell’uomo non può proprio definirsi “assoluta”, perché tutto quello che noi crediamo di sapere sul mondo è solo un’interpretazione, sicuramente importante, ma relativa, non valida PER SEMPRE E PER TUTTI. Il valore di ciò che l’uomo riesce a conoscere è proporzionale al suo esistere, è cioè limitato, parziale, prospettico. Conta molto, ma non possiede la caratteristica della necessità. Anche Newton, Einstein, Copernico e Galilei hanno prodotto teorie importanti, che fanno parte del nostro bagaglio di conoscenze, ma un giorno saranno “superati”, se già non lo sono stati, da altri pensatori in grado di fornire UN’INTERPRETAZIONE DEL REALE più utile e funzionale.

Qual è il senso di questa botta di filosofia? Il senso, almeno quello più pratico e interessante per noi ragazzi, è l’inutilità di pensieri troppo complessi e contorti sulle varie situazioni della vita quotidiana. Le nostre scelte nascono solo da interpretazioni, certo possiamo cadere e farci male, ma non abbiamo dentro di noi una bussola che ci guiderà come per magia alla decisione perfetta. La Verità, quella con la V maiuscola, non fa parte di noi, è troppo grande e, per quanto ci sforziamo, non potremmo mai coglierla del tutto. La masturbazione cerebrale del “se faccio A allora B… O forse C? Perché non D?” deve essere limitata il più possibile. La vita va presa con più leggerezza, che non significa superficialità, ma semplicità. Troppe volte ci perdiamo in labirinti carichi di ansia e preoccupazioni, che ci rovinano il sapore dell’esistere. Io, ad esempio, sono un campione mondiale di complessi mentali, ma se solo sapessi depotenziare la vita della sua gravità, riuscirei a compiere le mie piccole scelte con più determinazione.

Guglielmo di Occam, un filosofo vissuto nel XIV secolo, ha coniato l’immagine di un rasoio, una lama che taglia alla radice tutte le complessità, privilegiando la strada più lineare nell’interpretazione di ciò che ci circonda. Il famoso “rasoio di Occam” è in grado di tagliare la barba a Platone, fuor di metafora, di riportare il dibattito filosofico all’essenziale, cancellando con un sol colpo le complessità introdotte da una teoretica troppo arzigogolata e futile.

Ecco, forse nella vita abbiamo bisogno proprio di un rasoio così, un rasoio di Occam da “attivare” nel momento in cui ci troviamo a compiere una piccola scelta individuale

Stefano Airoldi,
laureato in Filosofia

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1 Comment

  • Reply
    La Masturbazione Cerebrale e il Rasoio di Occam | Nicola Trezza – le sue ragioni
    25 aprile 2014 at 10:42

    […] La Masturbazione Cerebrale e il Rasoio di Occam. […]

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